Configurazione Punto-MultiPunto Bridge ver.6

NEW: versione adatta a CPEWAVE e MIMOWAVE con versione 6.X


Obiettivo: connettere N punti remoti configurando le reti remote sulla stessa sottorete

Si tratta dell’applicazione più classica: collegare N sedi di una stessa azienda, più telecamera con il centro di raccolta etc…
Stabilire un bridge significa che le reti che vengono unite risiedono entrambe sullo stesso spazio di indirizzamento.
Il MASTER è l’apparato capace di accettare connessioni da più apparati SLAVE: possono venire impiegati come MASTER multipunto tutti gli apparati della famiglia BASEWAVE e MINIWAVE. Possono essere impiegati come SLAVE tutti gli apparati della famiglia CPEWAVE, MIMOWAVE.

ATTENZIONE!

Prima di procedere al caricamento degli script è consigliabile verficare che il firmware in uso sia aggiornato alla v.6.X release. Clicca qui per i pacchetti di aggiornamento.

E’ consigliabile, dopo il caricamento degli scripts, eseguire l’assocazione in laboratorio degli apparati prima della loro installazione sul campo.

Ecco dunque i due script necessari per configurare il link, uno per il MASTER ed uno per gli SLAVE.

Script di configurazione Master-Slave

1. Scaricare il file zip ed estrarre i due file: config_ptpbridgeslaveS1.rsc e config_ptpbridgemasterM1.rsc

2. Editare con un editor di testo i due file per personalizzare i parametri indicati ad inizio file.

3. Fare attenzione a non modificare l’estensione “.rsc” dei due file.

4. Collegarsi agli apparati tramite Winbox.
Trascinare il file config_ptpbridgemasterM1.rsc tramite nella finestra file list del primo apparato
Trascinare il file config_ptpbridgeslaveS1.rsc tramite nella finestra file list del secondo apparato

5. Cliccare sul  “system->reset-configuration”,
selezionare nel menu a tendina il nome dello script corrispondente
e cliccare sul bottone “Reset Configuration”.

Entrambi gli script hanno la stessa parte iniziale dove è richiesto di personalizzare alcune variabili:

#Configura le seguenti variabili:
#——————————–
:global NOMELINK “PTMP-LINK”
:global CHIAVEWPA “s3cr3tWPA2!k&yshared”
:global INDIRIZZOIP “192.168.1.251/24”
#—–Opzioni——————–
:global NOMEAPPARATO “BRIDGEMASTER”
:global GATEWAY “192.168.1.1”
#Protezione contro i de-authentication attacks
:global ROS4PROTECTION “NO”
:global RADARDETECT “NO”

NOMELINK: è l’SSID(Service Set Identifier) che identifica il link wireless. In quanto identificativo deve essere unico, differente da altre reti eventualmente presenti nello stesso sito. MASTER e SLAVE devono avere lo stesso SSID.
CHIAVEWPA: chiave condivisa in standard WPA2 il più robusto strato di sicurezza applicabile alle comunicazioni basate sul protocollo 802.11. La lunghezza della chiave deve essere compresa da 8 a 64 caratteri. MASTER e SLAVE devono avere la stessa chiave.
INDIRIZZOIP: l’indirizzo ip associato all’apparato con notazione classless /XX. MASTER e SLAVE devono avere indirizzo IP differente ma appartenente alla stessa subnet.

NOMEAPPARATO: Stinga di identificazione dell’apparato
GATEWAY: Indirizzo IP del gateway relativo alla subnet di appartenenza, necessario solo per raggiungibilità a livello 3.

RADARDETECT: abilita la funzione di radar detect sul protocollo di selezione del canale DFS. Il controllo radar sul lato MASTER è richiesto dalla normativa ETSI in vigore e si raccomanda di abilitarlo (non è invece necessario sullo slave).
ROS4PROTECTION: Abilita algoritmo proprietario di gestione protezione frame. Previene: Deauthentication attack, MAC address cloning.